Nove grandi voci del teatro contemporaneo leggono otto storie di alcuni dei più grandi artisti di sempre, scritte da un narratore senza tempo. Un podcast per entrare, attraverso le parole di John Berger, negli atelier degli artisti e nello straordinario mistero del loro fare. Un podcast prodotto da Okta film.
«Dopo aver guardato un’opera, lascio il museo o la galleria in cui è esposta e provo a entrare nell’atelier in cui è stata creata. E lì aspetto nella speranza di scoprire qualcosa della sua storia, del modo in cui è stata fatta.»
scopri di più«Nell’opera di Antonello c’è uno speciale senso siciliano di presenza, un essere proprio lì in quel posto, che è senza misura, che rifiuta la moderazione o l’autodifesa.»
scopri di più«Un uomo seduto che si volta. Un uomo che tiene in mano un rasoio. Un uomo nell’atto di defecare. Qual è il significato di queste scene?»
scopri di più«Quando dipingeva il proprio viso, dipingeva il prodursi del suo destino, passato e futuro, un po’ come i chiromanti credono di poterlo leggere nelle linee della mano.»
scopri di più«Anche nei giorni in cui il dolore o la malattia la costringevano a letto, passava ore ogni mattina ad abbigliarsi e acconciarsi. Ogni mattina, diceva, mi vesto per il Paradiso!»
scopri di più«Come funziona, dunque, la catarsi? Non funziona. I dipinti non offrono catarsi. Offrono qualcos’altro, qualcosa di simile, e tuttavia diverso.»
scopri di più«Era ostinatamente fedele al suo tempo, che doveva sembrargli una specie di seconda pelle: la sacca dentro cui era nato. Semplicemente non poteva liberarsi dell’idea che dentro quella sacca era sempre stato, e sempre sarebbe stato, del tutto solo.»
scopri di piùLa sua scelta del procedimento non è mai arbitraria. Ha sempre a che fare con la pazienza e la cautela, col cogliere di sorpresa un particolare soggetto.
scopri di piùQuella di Rothko è un’arte migrante, che cerca, come fanno solo i migranti, l’introvabile luogo d’origine, l’istante prima che tutto cominciasse.
scopri di piùChe cos’è una canzone? È una domanda complessa, forse troppo vasta per trovare una risposta. È come domandarsi che cos’è la vita, l’universo. Dunque, è una domanda necessaria. Voci, in collaborazione con Woodworm, ha rivolto questa domanda a cantautori e band che stanno segnando il nostro tempo.
In questa prima puntata siamo in compagnia di Andrea Appino, Karim Qqru e Massimiliano “Ufo” Schiavelli, ovvero: The Zen Circus, un gruppo iconico del rock italiano passato, presente e futuro. Ci raccontano di dischi indimenticabili, concerti, bozze di canzoni, arrangiamenti: un viaggio tra parole e musica… a bordo di un furgone.
scopri di piùChe cos’è il sound di un gruppo? Come si mettono insieme idee molto diverse tra loro? Quando capiamo di aver scritto qualcosa di importante e di vero? I Calibro 35, con la loro aura inconfondibile, ci guidano in un viaggio fatto di melodie, groovebox e riff che non ti escono più dalla testa.
scopri di più«Avere qualcosa da dire è più importante di fare cose importanti.» In questo terzo episodio, Emma Nolde, cantautrice toscana nata nel 2000, ci guida nel lato più oscuro della musica: un mondo interiore abitato da visioni, dall’urgenza di dire, dalla necessità di vivere ogni canzone come uno spazio dove chi l’ha scritta e chi l’ascolta si incontrano per riconoscersi.
scopri di piùIn questa puntata i Fast Animals and Slow Kids ripercorrono alcune delle tappe fondamentali per la costruzione della loro identità, dall’ascolto dei Green Day ai primi testi in italiano. Un percorso che, come le canzoni, ha un inizio ma non una fine, perché nella musica non si deve mai smettere di esplorare mondi nuovi.
scopri di piùScrivere canzoni significa raccontare storie. È quello che fa Claver Gold, che in questo episodio ci porta, una storia dopo l'altra, nel mondo del rap, della provincia e della strada.
scopri di piùA tutti capita di fischiettare un motivetto che non esiste, sotto la doccia, davanti a un semaforo rosso, mentre cuciniamo da soli. E lo cantiamo, anche se non esiste, inventando parole a caso, senza senso. È in effetti proprio così, racconta il cantautore Lorenzo Kruger, che si inizia a scrivere una canzone.
scopri di piùPasseggiare da soli in un bosco, ascoltare di nascosto due bambini che parlano, abbracciare piccoli ma travolgenti attimi di felicità. Il mondo come meditazione è un podcast per ritrovare noi stessi, in modo radicale, al di là delle vanità e dei rumori tutt’intorno. Chandra Candiani ci accompagna in un breve ma profondissimo viaggio alla ricerca del nostro mondo interiore, ci insegna ad ascoltare la nostra solitudine e a farla germogliare fino a trasformare ogni giorno in una preziosa meditazione sulla vita.
Il silenzio è la sorgente di ogni cosa. Dal silenzio nascono i pensieri, le parole. Ma come si può fare esperienza del silenzio, in un mondo assediato dai rumori?
scopri di piùRiempiamo tutto di oggetti, frasi, passatempi, illusioni. Ci siamo ritrovati a vivere in spazi affollati, mentre il vuoto è una promessa di immensità.
scopri di piùOgni cosa ha un suo battito: i nostri corpi, per tutta la vita. Una pianta o un albero. Gli uccelli e gli insetti invisibili. Sappiamo ascoltarlo?
scopri di piùSiamo assetati, continuamente. Ci abbeveriamo di cose che ci sembrano mancarci. Poi, una volta ottenute, torna la sete. Allora di che cosa siamo veramente assetati?
scopri di piùChe cos’è il cielo? A ben pensarci, non è altro che aria, e inizia ben sotto i nostri piedi. Noi camminiamo nel cielo.
scopri di piùDa adulti sentiamo la nostalgia per un’esperienza di interezza che nel tempo si è perduta. È possibile tornare bambini? Sì, anzi: è necessario.
scopri di piùCi sono voci che ci adulano, ci spingono all’azione, ci somministrano consigli e medicamenti. Poi ci sono voci del tutto interiori, che vivono nei sottosuoli della nostra anima.
scopri di piùLe parole possono ferire o fare del bene. Possono condannare, illuminare, far appassire e far germogliare legami. Se non comprese del tutto, le parole possono scatenare incendi.
scopri di piùNon esiste un solo mondo ma moltissimi. Entriamo e usciamo da un mondo all’altro senza nemmeno rendercene conto, e quello più vasto è dentro di noi.
scopri di piùContinuamente facciamo incontri, ma spesso non ce ne accorgiamo. Impariamo a coltivare lo spazio dell’incontro. A rendelo renderlo pulito, ospitale.
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